Bimbe d’oro

E’ terminato nel migliore dei modi il primo dei campionati che ci riguardano direttamente, qui a Veldhoven al quarto giorno di gara. La nazionale femminile Under 26 ha vinto la medaglia d’oro, piazzando all’ultimo giorno uno sprint imperioso che le ha permesso di scavalcare le rivali risalendo dal quarto al primo posto e lasciando alla Francia la medaglia d’argento e all’Olanda il bronzo. Onore quindi a Sophia Capobianco, Eleonora Dalpozzo, Federica Dalpozzo, Valentina Dalpozzo, Annachiara Pelaggi e Maddalena Pelaggi: già, perché il sestetto che ha sbaragliato la concorrenza proviene da tre famiglie soltanto.

Era un finale sperato, le cui basi erano state messe con l’eccellente giornata di ieri, nella quale le nostre ragazze si erano brillantemente disimpegnate vincendo difficili scontri diretti. Oggi si giocava contro le tre squadre più deboli, mentre quelle che ci sopravanzavano erano impegnate fra loro, e le ragazze hanno assolto pienamente il loro compito portando a casa ben 55 VP sui 60 possibili. La concentrazione e la grinta con cui è stata affrontata dalle ragazze quest’ultima giornata è dimostrata dall’aver concesso alle avversarie complessivamente solo 20 MP su 36 mani! All’ultimo incontro le azzurre si erano presentate in seconda posizione con 4 VP da recuperare alla Francia, che però giocava con l’Olanda terza. Come in uno sprint ciclistico, partire da dietro ci ha in qualche modo avvantaggiato: la Francia non è andata oltre una striminzita vittoria contro le olandesi, noi abbiamo capottato l’Ungheria e la rimonta si è così perfezionata posizionando le nostre eroine sul gradino più alto del podio.

Ho chiesto a Valerio Giubilo, coach della formazione (oltre che della Under 26) un commento su questo campionato. Valerio è sempre molto misurato nei suoi commenti, ma questa volta faticava a non far trasparire le emozioni che le sue ragazzine gli avevano regalato. Le ragazze hanno giocato tutte molto bene, ed è difficile fare una classifica. Certamente la maggiore quantità di punti è stata prodotta da Valentina e Federica, che hanno giocato tutti i turni tranne uno e che costituiscono ormai una coppia di altissimo livello e di valore assoluto. Meno scontato era che fosse significativo l’apporto delle altre due coppie, per ragioni soprattutto di esperienza e di affiatamento. Ebbene, sia Eleonora e Sophia che Annachiara e Maddalena si sono sempre disimpegnate egregiamente. Dopo una fase iniziale di ambientamente hanno cominciato a produrre anche loro ottimi score, e il risultato finale lo testimonia nel modo migliore.

Come mi ha spiegato Giubilo, malgrado il ristretto numero di squadre il titolo ha un valore assoluto perché c’erano quattro squadre molto competitive, e per sopravanzarle le ragazze hanno dovuto dare il massimo. Questo calo di affluenza ha le due solite cause nel COVID e nei problemi economici che attaagliano un po’ tutte le federazioni; per quanto riguarda i giovani c’è poi anche l’effetto traino che ogni classe esercita su quella successiva, un circolo virtuoso che per due anni è venuto a mancare e che, pandemia permettendo, andrà ricostituito.

Valerio mi ha raccontato una mano che non ha nulla di particolarmente tecnico, ma che a suo giudizio meglio di ogni altra illustra lo spirito con cui le ragazze hanno affrontato l’impegno.

La mano proviene dall’incontro con l’Ungheria. Lo slam a fiori è senza infamia e senza lode: visto che quasi sicuramente ci sono i tempi per affrancare una quadri e metterci la terza cuori, siamo al 45% dell’impasse in atout con il K al massimo terzo. Chiaro che questi calcoli possiamo farli noi che ne vediamo 52; per chi licitava a carte coperte, un non diagnosticabile J di quadri al posto del 10 avrebbe migliorato in modo radicale le chances. Non è questo il punto che rende significativa la mano, ma il fatto che Valentina e Federica se lo siano giocato, uniche nella sala, in un momento decisivo del torneo: e questo testimonia il coraggio e la voglia di vincere che animava la squadra.

E ora rientriamo nella cronaca e raccontiamo quello che è successo negli altri due tornei che vedono impegnate formazioni italiane, dove siamo ancora a tre giorni di distanza dal traguardo.

U26

Oggi due incontri soltanto per gli azzurrini maggiori: sono arrivate altre due vittorie che portano la striscia a 11 successi consecutivi. Davvero una performance strepitosa dei nostri ragazzi, che viaggiano un pelo sotto i 15 VP di media e con questi numeri ci si sarebbe potuti aspettare un vantaggio maggiore. Invece ha fin qui egregiamente tenuto botta la Francia, che ci segue a 12 VP circa, e anche la Svezia non è troppo attardata, con 16 VP di distacco dai nostri. Questo è a dire il vero abbastanza normale nei campionati giovanili, dove alcune squadre vengono per fare esperienza e la loro scarsa competitività alza la media delle altre.

Il primo incontro di oggi era contro il forte Israele, che si trovava in quarta posizione, ed è stato vinto per 26-13; ma praticamente tutti i punti avversari provengono da una riapertura un po’ azzardata che è costata il mare, e senza la quale gli israeliani sarebbero stati ridotti a 1 misero MP. Dunque buon gioco, grinta e attenzione anche qui.

Successivamente abbiamo incontrato la Scozia molto attardata in classifica, che è stata regolata con un netto 65-25; incontro significativo perché ha concesso un turno di riposo a Donati-Porta senza influire sulla performance, a testimonianza del fatto che la squadra marcia a pieno regime senza titolari e riserve.

La giornata di domani sarà importantissima. Siamo a circa due terzi del campionato, avendo archiviato 10 incontri su 17, e i due incontri di domani ci oppongono alla Svezia terza e alla Croazia sorprendente quarta (ma Giubilo mi dice di avere seguito vari allenamenti di questa squadra su BBO, e che la sorpresa nel vederli così avanti è per lui del tutto inesistente). Il resto del calendario è – diciamo – abbordabile, e se supereremo senza danni il tour de force domenicale nessun obiettivo sarà precluso.

U21

Una giornata iniziata benissimo, con due nette vittorie contro la quotata Olanda (49-20) e contro l’Irlanda (49-4), e conclusa male perdendo 37-11 contro la Germania penultima. La situazione di classifica è sempre gestibile, abbiamo consolidato il vantaggio sull’Ungheria che è nona a una decina di VP, mentre l’Inghilterra decima è staccata di quasi 20 VP, quando anche questo campionato è all’incirca a due terzi di gara e a tre giorni dalla conclusione.

Ma… si sa che l’appetito vien mangiando, e una diversa conclusione di questo terzo incontro avrebbe addirittura incominciato ad autorizzare sogni non più limitati alla qualificazione mondiale: per dire, sarebbe bastato un pareggio per scendere sotto ai 20 VP di distanza dal bronzo. Pazienza, i momenti storti capitano e bisogna saperli accettare insieme a quelli positivi, e va riconosciuto che di questi ultimi la squadra nei giorni scorsi ce ne ha regalati parecchi, risalendo dalle ultime posizioni fino ad arrivare giocarsi con buone chances la qualificazione mondiale in questi ultimi incontri.

In questo campionato domina Israele, che ha visto salire oltre i 30 VP il suo vantaggio sulla Francia; in terza posizione c’è la Danimarca.

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