Abbiamo appena appreso della scomparsa di Dano De Falco. Ci lascia un’altra stella del Blue Team, un fuoriclasse straordinario che rimarrà per sempre nella storia del Bridge italiano e internazionale. Dano era rimasto profondamente colpito dalla scomparsa di Arturo Franco, suo compagno in avventure all’estero e trionfi in maglia Azzurra, avvenuta meno di tre mesi fa. In quell’occasione, aveva dichiarato che sentiva che, con la scomparsa di Arturo, si era chiuso il capitolo bridgistico della sua vita. Purtroppo, oggi siamo stati trafitti dalla notizia che non è più con noi.
Dano è stato protagonista assoluto del Bridge italiano e internazionale per quasi 60 anni, conquistando 12 titoli internazionali e 22 titoli nazionali. Fra le vittorie all’estero ricordiamo in particolare le medaglie d’oro ai Campionati Europei per rappresentative nazionali conquistate a Ostenda e Losanna nel 1973 e 1979, il titolo mondiale vinto a Venezia nel 1974 con la maglia Azzurra e successivamente quello per rappresentative transnazionali conquistato in Tunisia nel 1997. Nel 2000, a Maastricht, ha sollevato il trofeo dei World Bridge Games, allora noti come “Olimpiadi del Bridge”. Recentemente la Federazione Italiana Gioco Bridge lo aveva candidato per l’elezione nella Hall of Fame della Lega Europea di Bridge, la lista dei giocatori migliori in assoluto del nostro continente.
Oltre a scendere al tavolo verde in prima persona, Dano è stato anche coach della Nazionale femminile. Sotto la sua guida, le Azzurre hanno conquistato due argenti europei, nel 2008 (European Team Championships, Pau, Francia) e nel 2009 (European Transnational Championships, Sanremo).
Alla famiglia di Dano l’abbraccio sentito del Bridge italiano, sua famiglia numero 2.
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