Decisione arbitrale

Quesito

Gentili Carlo e Manolo,
ieri sera al simultaneo del martedì mi accingo a dare il cambio per l’ultimo turno, quando una coppia in Est/Ovest mi mostra il diagramma della mano 20, nella quale Ovest primo di mano ha aperto di 1, Passo di Nord, passo di Est e Sud, con la 3-2-4-4 con 14 punti (e 3 Assi), non ha riaperto, passando a sua volta.
Nella mano 4 sono imbattibili, Ovest aveva aperto di 1 con una 5521 di 20 punti.
La coppia in Est/Ovest dice che, per quanto non abbiano alcuna velleità di classifica, si sente presa in giro e sospetta che Sud non abbia riaperto avendo sentito i commenti del tavolo precedente.
A questo punto vado dal giocatore in Sud e gli chiedo come mai con quelle carte sia passato. Lui mi spiega che il Contro per loro mostra obbligatoriamente 4 carte a cuori e punti, di conseguenza non avendo migliore licita è passato, e alla domanda “e se il tuo compagno fosse stato in passo forte con le picche” la risposta è stata “amen”.
Allora vado al tavolo che aveva precedentemente giocato la mano (che dista circa 150 centimetri) e chiedo ai giocatori in Nord/Sud se per caso non avessero commentato la mano appena giocata ad alta voce: il giocatore in Sud mi risponde che loro hanno l’abitudine di commentare le mani e qualche volta anche animatamente, ma questa volta era stato l’Ovest di turno a lamentarsi con il compagno che era passato, così da perdersi la manche.
Non avendo pertanto la certezza che il giocatore in Sud avesse sfruttato una informazione che non gli competeva (in quel caso avrebbe dovuto chiamarmi e mettermi al corrente di quello che inavvertitamente aveva sentito) e dovendo dare il cambio per giocare l’ultimo board (non c’è mai il tempo per valutare con calma l’accaduto) ho convalidato il risultato acquisito al tavolo.
Tuttavia sono qui a scrivervi perché non sono convinto appieno del mio operato: ho preso la decisione giusta?
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione e, come sempre, per il Vostro aiuto.
Roberto N.

Risposta di Ruggero Pulga

Buongiorno,
Senza entrare nel merito della decisione arbitrale mi permetto di osservare che il passo di Sud, pur non condivisibile a parer mio, è meno assurdo di quanto a prima vista possa sembrare. Un’eventuale riapertura di Contro difficilmente verrebbe trasformata dal compagno presumibilmente debole. Ci sono circa 12 P.O. da assegnare fra Ovest – in aggiunta ai suoi 11 di base – e Nord. Se anche trasformazione fosse sarebbe forte a quel punto il rischio di rimettere in carreggiata l’avversario nel colore giusto di cuori. Rischio peraltro sempre presente tutte le volte che le cuori non siano in mano a Nord, e rischio che si somma a quello di giocare due cuori nella 4-2 se Nord possiede la quarta. Meglio sarebbe forse riaprire allora con 1SA pur in assenza del fermo a picche. Il passo è una scommessa che non sottoscrivo ma che si può anche vincere trovando semplicemente delle prese di picche dal compagno quando Est ha la lunga di cuori e la corta di picche. Per fare simili considerazioni è comunque necessario un po’ di tempo e la risposta “amen” alla sua domanda non depone in tal senso.
Cordialità.
Ruggero Pulga

Risposta di Manolo Eminenti e Carlo Galardini

Buongiorno Roberto,
il fatto che Sud fosse in possesso di un’informazione non autorizzata è solo un’ipotesi perché quel giocatore potrebbe benissimo non aver sentito alcun commento. La procedura arbitrale corretta in queste situazioni è quella di scoprire, consultandosi possibilmente con esperti, se la chiamata fatta da Sud era una normale azione bridgistica. Solo in caso negativo si dovrebbe parlare con il giocatore per capire quale logica lo abbia spinto a fare quella chiamata. Altrimenti il caso dovrebbe essere semplicemente archiviato per assenza di infrazioni. Pertanto è corretto non intervenire in alcun modo, visto il commento tecnico di Ruggero Pulga che spiega come il passo sia una logica alternativa in una situazione che presenta un problema dichiarativo. Diverso sarebbe stato se i giocatori al tavolo avessero confermato che la frase si era sentita: in tal caso l’arbitro avrebbe avuto il potere di assegnare un punteggio arbitrale in applicazione dell’articolo 16D3, trattando entrambe le linee come innocenti. Se l’arbitro dovesse intervenire in questo modo, egli dovrebbe anche penalizzare le coppie che hanno prodotto l’informazione non autorizzata.
Indipendentemente da questa mano specifica, l’ammissione della coppia NS al tavolo precedente dovrebbe mettere in allarme l’arbitro sul fatto che i tavoli vicini a questa coppia avrebbero potuto ricevere costantemente informazioni non autorizzate. Pertanto l’arbitro potrebbe considerare la possibilità di una penalità a carico dei “chiacchieroni”.
Cari saluti,
Carlo e Manolo

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