Transfer, ma…

Quesito

Ciao Carlo&Manolo
Sono Angelo Danio e nel simultaneo di ieri pomeriggio 18/5 al board 13 sono incappato in una decisione arbitrale che mi ha lasciato stupito.

Il mio compagno apre di 1SA ed io rispondo 2, intendendo fare una transfer per le picche, ma il mio compagno, principiante assoluto al terzo torneo, non capisce e risponde 3, io correggo a 3, il mio compagno licita 3SA e tutti passano.

Per correttezza prima dell’attacco dichiaro che c’è stato un malinteso e che non ho le cuori, ma le picche, chiamando l’Arbitro, che a mia sorpresa corregge la licita e ci obbliga a giocare 4, perché a sua opinione con fit maggiore non si può giocare a SA. A prescindere dal fatto che non era possibile realizzare né 3SA né 4 io pensavo che la mia dichiarazione fosse sufficiente per non incorrere in sanzione per falsa informazione.

Cosa ne pensate?

A presto
Cordialità
Angelo D.

Risposta di Manolo Eminenti e Carlo Galardini

Buongiorno Angelo,

Il rendere manifesta la “falsa informazione”, come lei ha fatto al momento giusto, non è sufficiente a non ricevere un intervento arbitrale sfavorevole. E questo in due modi: prima di tutto nel caso in cui il giocatore, a conoscenza dell’incomprensione ed usandola, agisca in modo da minimizzare i danni. In secondo luogo, nel caso in cui gli avversari avrebbero potuto agire diversamente prima che l’erronea informazione venisse corretta. Mentre per la seconda problematica non c’è soluzione, per quanto riguarda la prima, un giocatore eviterà l’intervento arbitrale se si sforza di non usare l’informazione che il compagno gli ha fornito. Nel fare questo un giocatore deve evitare nel modo più assoluto di effettuare chiamate eclatantemente sfruttanti l’informazione non autorizzata ma può fare qualsiasi chiamata che lui ritenga solamente conseguenza delle informazioni regolari, essendo pronto a ricevere un punteggio arbitrale sfavorevole nel caso in cui l’arbitro determini che l’effettuazione di tale chiamata sia stata aiutata dall’informazione proibita.

Nel caso specifico l’Arbitro non avrebbe dovuto intervenire direttamente sulla dichiarazione (*), lasciandovi giocare 3SA, probabilmente due down, per poi rettificare successivamente il contratto in 4 (sempre -2, per come è la smazzata) nel caso in cui lui avesse giudicato che l’informazione non autorizzata in possesso di Est lo avesse aiutato a dichiarare diversamente. Questo è regolato dall’articolo 75 del codice di gara i cui dettagli sono spiegati nella risposta al quesito sottostante

https://bridgeditalia.it/2023/05/alert-5/

Il punto delicato di questo caso è quale sia effettivamente l’informazione non autorizzata in possesso di Est. Vi sono varie possibilità:

La coppia è sufficientemente esperta da giocare le cosiddette “superaccettazioni” (qualsiasi non completamento della transfer mostra l’appoggio quarto). In questo caso il mancato annuncio ha comunicato ad Est che il compagno NON ha il fit quarto a picche, cosa che Est non può utilizzare. L’arbitro modifica il risultato in 4X-3.

La coppia non gioca il metodo di cui in 1) e non apre di 1SA con la quinta nobile. In questo caso Est sa dalla dichiarazione (informazione autorizzata) che il compagno ha commesso un errore e può fare una qualsiasi chiamata. L’Arbitro conferma il risultato ottenuto al tavolo.

Come in 2) ma la coppia apre di 1SA con la quinta nobile. In questo caso il mancato annuncio ha trasferito l’informazione che Ovest potrebbe non avere cinque carte di cuori, fatto che Est non può usare. L’arbitro cambia il risultato in 4-2 perchè qualunque altra chiamata sarebbe figlia di uno sfruttamento dell’INA causata dal mancato Alert a 2 e dovrebbe chiedersi se il contratto possa essere contrato da Nord e in tal caso assegnare una media, con il peso opportuno, tra i due risultati

E’ compito dell’arbitro determinare quale sia il caso attinente alla chiamata arbitrale.

A disposizione per chiarimenti ulteriori, la salutiamo

Carlo e Manolo

(*) Tecnicamente, quando la spiegazione viene rettificata, il periodo licitativo non è ancora terminato e l’arbitro deve permettere a Sud (articoli 17D1 e 21B1a) il cambio del suo ultimo passo. L’arbitro però deve essere molto chiaro a quali condizioni questo cambio non verrà successivamente rettificato. Sud potrà infatti cambiare una chiamata fatta per effetto della spiegazione errata ma non potrà farlo se il giocatore, per cambiarla, userà il fatto che gli avversari hanno di fatto avuto un’incomprensione.

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