Vi racconto le mani dei Campionati Allievi (3)

Campionato Allievi a squadre – Primo incontro di Finale

Curiosa simmetria tra le due mani di Nord e Sud, con la 5-4 di 11. Nord non ha i requisiti minimi per aprire, con la mano a base di minori e la Q seconda di picche; è molto più convincente l’apertura in terza posizione di Sud di 1 cuori. Nord, forte del suo passo, può ora dire 2 quadri senza preoccuparsi di alimentare equivoci sulla sua forza, Sud può andare a 2SA e si dovrebbe finire lì perché di certo Sud con il suo straminimo non può accettare inviti di qualsiasi tipo.
Prendiamo il probabile attacco a picche in mano e muoviamo il 10 di quadri garantendoci tre prese nel seme, che sommate alle cinque vincenti nere ci portano al traguardo.

Mano piena di veleno, perché la forza complessiva di 33 punti impone quasi inevitabilmente il livello di slam; ma se lo gioca Est, come è pressoché certo se scegliamo quadri come atout, l’attacco a cuori è probabile quanto letale. Se invece ci troviamo a giocare 6SA, la nostra sorte apparentemente viene solo differita, in quanto disponiamo comunque solo di 11 prese, e se affranchiamo la quinta fiori cedendo il J a Nord, è ovvio che un istante dopo si sarà tirato l’Asso di cuori. Un down immeritato per i coraggiosi orizzontali.
Giocando tuttavia 6SA in Ovest (quindi protetti dall’attacco cuori), abbiamo tuttavia una doppia chance di errore difensivo. Dapprima, Nord può essere impaziente e attaccare con l’Asso di cuori affrancando il K. Se questo non avviene, possiamo ancora incassare tutte le quadri e sperare che Nord decida di separarsi da una delle sue fiori. Poi proveremo l’eventualità della fiori 3-3, e infine andremo a giocarci la posizione del K di cuori. Se proprio dovremo andare down, non si potrà dire che lo avremo fatto senza combattere.
Dal punto di vista della difesa, se come probabile la dichiarazione incomincia con 1 quadri – 2 fiori, Nord ha tutti gli elementi per conservare le carte giuste: la forchetta di cuori sopra il K e il fermo di fiori. Può dunque scartare tutte le picche e le tre cartine di cuori e tenere il resto fino alla morte.

Sud apre di 1 picche, e subito la mano incontra un’alternativa che probabilmente decide il contratto finale. Se infatti Nord appoggia a 2 picche, Est anche in zona difficilmente rinuncerà a competere a 3 cuori, che dovrebbe restare il contratto finale. Il giocante dovrebbe incassare cinque atout, due picche e una quadri; altre prese gli sono precluse, malgrado la buona divisione delle fiori, dalla scarsità di ingressi al morto. 1 down quasi inevitabile.
Se invece Nord gioca la risposta di 1SA forzante probabilmente la userà per segnalare la mano debole. Ora Est potrà dire 2 cuori e Sud con il minimo passerà, ma Nord al suo turno fitterà le picche a livello due e questo dovrebbe restare il contratto finale. Otto vincenti, grazie alla posizione favorevole del K di quadri, sono certamente alla portata del giocante.

Nord, dopo l’apertura di Ovest di 1 quadri, ha a disposizione l’intervento naturale di 1SA. Sud può trasferire con 2 cuori e, sul 2 picche obbligato, invitare a manche con 3 picche: Nord con il massimo assoluto certamente accetterà l’invito.
Non inorridite nel contare i punti di Sud: è vero, ci fermiamo a sei, ma sono punti magnifici. Proviamo a enumerare i plus valori: c’è la 6-4, i punti sono tutti nei semi lunghi, il 9 rafforza la sequenza delle atout, e l’apertura è messa prima della nostra forza, come dire che, se ce ne sarà bisogno, le carte staranno ben messe.
E, non a caso, è proprio un sorpasso contro l’apertore a regalarci la decima presa. La battuta delle atout e l’affrancamento della fiori ci forniscono infatti dieci prese nere senza che gli avversari possano metterci becco: dovranno accontentarsi delle tre prese rosse in mano a Ovest.

L’apertura di 1 picche di Nord dovrebbe essere seguita da due passo (è vero che Sud ha il fit, e si dice che l’appoggio non si nega mai, ma qui siamo sotto il minimo sindacale). Ora Ovest deve riaprire; se può farlo con qualche sistema bicolore tipo la surlicita o analoga convenzione lo farà, altrimenti si accontenterà di 2 cuori. Nord passa contento (anche se due cuori l’avversario gliele dovrebbe stampare) ma Sud, che ormai la debolezza estrema l’ha mostrata, può permettersi di competere con 2 picche, che si farebbero pure, tagliando un paio di cuori al morto. Difficile però che finisca lì, perché Ovest ha da mostrare ancora il suo secondo palo, e a 3 quadri probabilmente nessuno avrà ancora la forza di dire qualcosa.
E’ facile vedere che l’eccellente fit portato in dote da Est, unito alle belle fiori facilmente affrancabili, produce molte vincenti sulla linea orizzontale; il loro numero viene limitato dalla facilità che ha Nord a incassarsi quattro prese, per cui 3 quadri dovrebbero venire mantenute giuste.

La dichiarazione, molto scarna, non andrà oltre 1 cuori – contro – 1SA; è probabile l’attacco di fiori, benvenuto dal giocante che proprio in quel seme ha le migliori possibilità di affrancamento. Rigiocherà pertanto fiori, che Sud ha tutto l’interesse a lisciare, e affrancherà poi la quinta cuori cedendo il J a Sud e salendo a sei prese. Qualsiasi ritorno avversario porterà poi almeno la settima presa a Ovest in uno qualsiasi dei tre semi restanti.

Certo che i poveri allievi, arrivati a Salso con la testa imbottita dalle raccomandazioni di istruttori noiosi come mamme apprensive “in duplicato si chiama manche”, poi quando si trovano tra le falangi queste carte chi li ferma? 2 cuori – 4 cuori e palla al centro.
4 cuori non è certo un bel contratto, a carte viste, e lasciato alle sue risorse Sud non può mantenere. Pare però che a qualche tavolo la fatina del bridge sia intervenuta bisbigliando nell’orecchio di Ovest in attacco un’infida parolina circa i vantaggi dell’attacco sotto Dama. E se Ovest è caduto nell’incanto e ha scelto di muovere picche, ecco che si è materializzata la decima presa, visto che l’impasse a fiori e l’expasse a quadri portano il giocante a nove; e per una volta almeno, in questo incontro un po’ impestato, la fortuna ha aiutato gli audaci, come pare sia suo preciso dovere contrattuale.

Nord apre 1 cuori, Est in prima può permettersi un intervento leggero a 1 picche, Sud e Ovest appoggiano i rispettivi compagni e certamente Nord prosegue la competizione con 3 cuori. La palla ora dovrebbe tornare a Ovest che ha certamente la forza per salire a 3 (avrebbe potuto farlo anche a salto al giro precedente). Il contratto si mantiene senza eccessivi problemi muovendo correttamente i semi neri: la picche va battuta in testa, mentre il doppio impasse a fiori garantisce di catturare almeno uno dei due onori avversari. Infine, l’expasse a quadri funziona e assegna al giocante la nona presa.
Se invece i verticali, non domi, innalzano ancora il livello a 4 cuori, verranno condannati al down dal fallimento dell’impasse di quadri.

The post Vi racconto le mani dei Campionati Allievi (3) first appeared on Bridge d’Italia Online.

Generated by Feedzy

Viale dei Gladiatori, 2 00135 Roma
Stadio Olimpico – Tribuna Tevere
Ingresso 30 – Stanza 217